PSHOT: trattamento rigenerativo erezione
Novembre 21, 2025Quando un paziente entra nel mio studio lamentando una curvatura anomala o la percezione di un nodulo, la domanda che mi viene posta più frequentemente è se esista una soluzione non invasiva che possa evitare il bisturi. È qui che entra in gioco la tecnologia e la competenza specifica. Oggi parleremo approfonditamente delle onde d’urto per la fibrosi peniena: trattamento efficace? È fondamentale comprendere che la fibrosi, spesso associata alla Malattia di La Peyronie (Induratio Penis Plastica), non è solo un problema estetico, ma una condizione clinica che può compromettere la funzionalità erettile e causare dolore. Analizzeremo insieme come questa tecnologia agisce sui tessuti e quali risultati reali ci si può attendere.
Onde d’urto per la fibrosi peniena: trattamento efficace? A cura del Dott. Andrea Russo!
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Il Dott. Andrea Russo è uno Specialista in Urologia e Andrologo dedicato alle problematiche di sessualità maschile. A differenza di altri colleghi, si occupa esclusivamente del benessere sessuale maschile. Ciò significa che può darti tutto il supporto necessario e risolvere il tuo disturbo. Come dicono centinaia di recensioni positive, il Dott. Russo vanta un track record di successi. Ha una grande esperienza clinica e negli ultimi 5 anni ha visitato oltre 10.000 pazienti. Direttore del Centro di Urologia Avanzata a Milano e direttore del Training Center Onde d’Urto in Andrologia. I suoi centri adottano un approccio terapeutico basato sulle linee guida delle società scientifiche internazionali di medicina sessuale e sulla vasta esperienza clinica del Dott. Russo. Grazie a trattamenti all’avanguardia e una filosofia centrata sul paziente, il Dott. Russo, affronta ogni problema sessuale maschile con competenza, empatia e discrezione. Con anni di esperienza e un approccio personalizzato, il Dott. Russo è riconosciuto per la sua attenzione alla sicurezza e all’efficacia dei trattamenti PRP.
Cosa dice la Scienza?
Per rispondere correttamente alla domanda principale, dobbiamo prima capire cosa accade all’interno dei tessuti. La fibrosi peniena è caratterizzata dalla formazione di tessuto cicatriziale (placca) che perde la sua naturale elasticità. Le onde d’urto a bassa intensità (Li-ESWT) rappresentano oggi il Gold Standard nelle terapie conservative. Non si tratta di magia, ma di fisica applicata alla medicina. Queste onde acustiche ad alta energia vengono trasmesse attraverso la pelle direttamente all’area bersaglio. L’efficacia del trattamento risiede nel meccanismo di meccanotrasduzione: lo stimolo meccanico dell’onda viene convertito in segnali chimici dalle cellule. Questo processo innesca:
- Neoangiogenesi: la formazione di nuovi vasi sanguigni, fondamentale per migliorare l’afflusso di sangue.
- Modulazione dell’infiammazione: riduzione drastica del dolore, specialmente nella fase acuta della malattia.
- Rimodellamento dei tessuti: azione diretta sulla struttura della placca fibrotica.
Se ti stai chiedendo se questa terapia funziona, la risposta basata sulla mia esperienza clinica su oltre 10.000 pazienti e sulle linee guida internazionali è affermativa, purché il trattamento sia eseguito con macchinari focali di alta gamma e da mani esperte.
Sciogliere la placca: mito o realtà?
Una delle ricerche più comuni online riguarda la possibilità di “sciogliere la placca“. È mio dovere di specialista essere trasparente: le onde d’urto non “sciolgono” la calcificazione come se fosse ghiaccio al sole. Il termine corretto è ammorbidimento o stabilizzazione. Il trattamento agisce rompendo la struttura cristallina della fibrosi. Questo non significa che la placca sparirà completamente dall’oggi al domani, ma che il tessuto diventerà più elastico, meno duro e doloroso. L’obiettivo primario è arrestare la progressione della curvatura e recuperare la funzionalità, permettendo al paziente di avere rapporti sessuali soddisfacenti senza dolore.
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La durata del percorso terapeutico: quanto tempo ci mettono le onde d’urto?
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Il fattore tempo è cruciale. Molti pazienti arrivano da me ansiosi, cercando una soluzione immediata. La rigenerazione tissutale, tuttavia, richiede i suoi tempi biologici. Un protocollo standard ed efficace, come quello che applichiamo nel mio Centro di Urologia Avanzata, prevede solitamente:
- Sedute settimanali: Generalmente una volta a settimana.
- Durata della seduta: Circa 15-20 minuti.
- Ciclo completo: Dalle 6 alle 10 sedute, a seconda della gravità della fibrosi e della risposta individuale del paziente.
I primi benefici, in termini di riduzione del dolore, si avvertono spesso già dopo la seconda o terza seduta. Per quanto riguarda l’elasticità e la riduzione della curvatura, i risultati si consolidano nelle settimane successive al termine del ciclo, poiché il processo di rigenerazione continua anche dopo l’ultima applicazione.
La sinergia terapeutica: perché il “Fai da Te” non funziona
Affrontare la fibrosi peniena richiede una strategia, non solo uno strumento. Nel mio ruolo di Direttore del Training Center Onde d’Urto in Andrologia, insegno che la tecnologia da sola è potente, ma diventa risolutiva se integrata in un piano di cura.
Spesso abbino le onde d’urto focali ad altre terapie per massimizzare il risultato, come ad esempio l’uso di dispositivi vacuum (pompe a vuoto) per fare ginnastica al tessuto cavernoso, o terapie farmacologiche specifiche che supportano l’elasticità tissutale.
Diffidate da chi propone protocolli standard uguali per tutti o macchinari a onde radiali (meno efficaci in profondità per questa patologia). Ogni fibrosi è diversa: la posizione della placca, la sua consistenza e la storia clinica del paziente richiedono una personalizzazione assoluta del dosaggio e della focalizzazione dell’onda.
I vantaggi concreti per il paziente
Scegliere questo percorso terapeutico significa optare per un approccio che rispetta l’integrità del tuo corpo. Ecco perché molti uomini si rivolgono al mio centro a Milano:
- Non invasivo: Nessuna incisione, nessuna anestesia.
- Nessun effetto collaterale sistemico: A differenza dei farmaci orali, l’azione è locale.
- Ritorno immediato alla quotidianità: Dopo la seduta, puoi tornare subito al lavoro o alla tua attività sportiva.
- Preservazione della lunghezza: Trattare la fibrosi tempestivamente aiuta a prevenire l’accorciamento del pene tipico della Peyronie avanzata.
Se hai notato un indurimento o una curvatura, aspettare che “passi da solo” è l’errore più grave. La fibrosi tende a cronicizzare e calcificare se non trattata. Intervenire nella fase attiva con le onde d’urto può letteralmente salvare la funzionalità dell’organo.
Conclusioni
Non lasciare che la fibrosi condizioni la tua vita intima e la tua autostima. La medicina moderna offre strumenti potenti, ma serve lo specialista giusto per utilizzarli al meglio. Se cerchi una risposta definitiva, la soluzione è una valutazione clinica accurata per stabilire il protocollo su misura per te. Ricevo i pazienti nel mio studio di Milano.
Centro di Urologia Avanzata
Via Giovanni Battista Pergolesi, 16, 20124 Milano MI
Facilmente raggiungibile con la metropolitana (Fermate Loreto o Caiazzo) e con possibilità di parcheggio in via Andrea Doria.