Prostatite

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Cos’è?

La prostatite è un processo infiammatorio che colpisce la prostata e i tessuti circostanti. Esistono diversi tipi di prostatite: batterica acuta, batterica cronica, abatterica cronica e asintomatica. Si stima che ogni anno colpisca circa un terzo della popolazione maschile, specialmente tra i 20 e i 40 anni.

Come si manifesta?

La prostatite acuta e quella cronica si presentano con sintomi diversi. La prostatite acuta si manifesta con dolore al basso ventre, difficoltà a iniziare la minzione, bruciore durante l’espulsione dell’urina (stranguria), aumento dello stimolo a urinare (pollachiuria), anche durante la notte (nicturia), senso di urgenza e di vescica non vuota. In alcuni casi è possibile la presenza di sangue nello sperma, eiaculazione dolorosa e febbre. Nella forma cronica i sintomi perdurano per un periodo superiore ai tre mesi. Solitamente il paziente non lamenta febbre, ma sono presenti sintomi irritativi (pollachiuria, nicturia, urgenza, stranguria) e dolore pelvico.


Come si diagnostica?

Prima di procedere agli esami obiettivi, l’esperto effettuerà un colloquio con il paziente, allo scopo di raccogliere dati utili alla diagnosi, specie in merito alle abitudini sessuali del paziente (rapporti a rischio, cambio partner frequente). Successivamente, si procede agli esami di laboratorio, che consistono nella ricerca di batteri nel liquido seminale e nelle urine, oltre che in seguito alla raccolta di urine e/o liquido prostatico ottenuto a seguito di massaggio della prostata (Test di Stamey). Se si è in presenza di prostatite, si potrebbe registrare un incremento dei valori ematici di Antigene Prostatico Specifico (PSA). Anche un’ecografia prostatica transrettale e l’uroflussometria con valutazione ecografica del residuo post-minzionale possono essere esami diagnostici utili.


Come si cura?

La terapia nel paziente affetto da prostatite varia a seconda della forma di prostatite (acuta o cronica) e delle cause. Nel caso di prostatiti batteriche, va eseguita la terapia antibiotica con farmaci che raggiungono facilmente le vie urinarie (ad esempio le penicilline ad ampio spettro e i fluorochinolonici). La durata della terapia è di 3-4 settimane, a meno che non si tratti di prostatite cronica che richiede un ciclo più lungo (6-8 settimane) di antibiotici. Raramente, in alcuni casi di prostatiti batteriche acute può essere necessaria l’ospedalizzazione e la terapia antibiotica condotta per via endovenosa. Se la prostatite è accompagnata da episodi di ritenzione di urina e impossibilità di svuotamento della vescica, può rendersi necessario il posizionamento di un catetere. Le forme di prostatite cronica abatterica si curano con l’utilizzo di antibiotici, antinfiammatori e farmaci alfa bloccanti, eventualmente associati a fitoterapici. In alcuni casi la combinazione di un approccio psicologico e di fisioterapia può essere utile per migliorare le condizioni del paziente affetto da prostatite.

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