La disfunzione erettile, chiamata comunemente “impotenza”, è un problema legato alla sessualità che può nascere da fattori psicologici, oltre che fisici. Commento a cura del dottor Andrea Russo, urologo, Direttore di CURA – Centro di Urologia Avanzata, con sede a Milano e Saronno.
«Per disfunzione erettile si intende l’incapacità di avere o mantenere l’erezione necessaria per compiere un rapporto sessuale – spiega il dottor Andrea Russo. – Sebbene si tratti di una patologia che, comunemente, si associa all’età adulta e oltre, tuttavia può interessare anche i più giovani. In realtà, quando la disfunzione erettile colpisce i giovani, le cause sembrano essere più psicologiche che fisiche. Come dimostrano diversi studi, la disfunzione erettile nei giovani tra 18 e 25 anni può dipendere soprattutto dallo stile di vita (è un’età in cui aumenta la propensione a fumo di sigaretta, uso di droghe e alcol), e da fattori psicologici come sentimenti di paura, ansia da prestazione (tanto nel rapporto di coppia come nella vita in generale), bassa autostima, difficoltà ad affrontare la vita adulta.
Sembra quindi che le conseguenze emotive, relazionali e personali nella vita dei giovani possano essere tali da avere ripercussioni sull’attività sessuale. Inoltre, bisogna tenere in considerazione un altro fattore che “pesa” sui giovani, ovvero il timore di riconoscere il problema e rivolgersi ad uno specialista. Le pressioni sociali, il fatto di non sentirsi “un uomo vero”, di non essere in grado di soddisfare la propria partner, fanno sì che i giovani non cerchino di curare la patologia ma, invece, nasconderla. Così, però, si crea un circolo vizioso. Il consiglio è di rivolgersi a medici esperti e psicologi, per riprendere in mano la propria attività sessuale e, soprattutto, per imparare ad affrontare le sfide della vita rompendo definitivamente quel circolo vizioso.»