Spesso si ricorre allo specialista quando il problema è conclamato, dimenticandosi che la prevenzione è molto importante è può risolvere diverse disfunzioni prima che diventino croniche. Tutti dovrebbero sapere quando andare dall’andrologo ma la realtà dei fatti è lo facciamo solo dopo aver riscontrato la problematica.
La Società Italiana di Andrologia (SIA), raccomanda di fare una visita a 18/20 anni e successivamente verso i 35 anni; mentre dopo i 50 anni viene ritenuta indispensabile! Purtroppo questa raccomandazione è disattesa, spesso a tutti e tre i gli stadi di età. Il problema di disattendere una visita dall’andrologo a 18 anni, significa, ad esempio, ritrovarsi un problema di fertilità a 35. Ecco perché a 18 anni è bene fare un tagliando dall’Andrologo, è il modo migliore per intervenire prima che si siano instaurati problemi poi difficili da risolvere. Un semplice esame, lo spermiogramma ad esempio, consente di far luce su eventuali disturbi della fertilità. Prevenire è sempre meglio che curare!
L’Andrologo, spesso confuso con l’Urologo, è la figura giusta per affrontare tutte le tematiche riguardanti l’organo sessuale maschile. Per definizione un Andrologo è un Urologo specializzato nel trattamento delle condizioni relative alle disfunzioni sessuali e alla fertilità nei maschi. La specializzazione di Andrologia conferisce all’Andrologo una maggiore esperienza sul sistema riproduttivo maschile ed è lo specialista giusto per trattare problemi di infertilità e disfunzione sessuale.
Se non avete ancora preso il toro per le corna ed è arrivato il momento di incontrare uno specialista, vi vogliamo suggerire il Dott. Andrea Russo! Il Dottore è Specialista in Urologia e Andrologo, è presente in due sedi, a Milano e Saronno. È Direttore del Centro di Urologia Avanzata e direttore del Wolf Elvation Training Center Onde d’Urto in Andrologia a Saronno. Presso i suoi centri si utilizza un approccio terapeutico basato sui più recenti studi clinici, sulle linee guida delle società scientifiche internazionali di medicina sessuale e sull’ampia esperienza clinica del Dottor Russo.
Per quanto rimangano fortemente raccomandate le visite preventive a 20,35 e 50 anni, l’andrologo viene spesso interpellato sulla base di una diagnosi del medico di base. Questa figura è molto rilevante perché, a differenza di uno specialista conosce meglio il paziente e può essere la persona indicata per portare alla luce un problema andrologico.
In molti casi si può rivelare un falso allarme e un semplice colloquio, anche accompagnato da una breve visita, può chiarire delle perplessità come: le dimensioni del pene, frenulo breve o se il glande è adeguatamente scoperto. Solo se dopo la visita del medico curante dovesse ravvisarsi un problema di tipo andrologico, lo stesso potrà indirizzare il paziente a una struttura Andrologica o uno Specialista sul territorio.
A questo punto si possono valutare due opzioni, la prima è quella di richiedere, attraverso il Sistema Sanitario Nazionale, un appuntamento con uno specialista. In questo caso però non vi è la certezza che il paziente verrà seguito da un unico specialista. La seconda opzione è quella di rivolgersi ad un Andrologo in ambito libero-professionale. A differenza del Sistema Sanitario Nazionale, questa opzione consente di avere un referente unico con cui cominciare e portare a termine, un percorso che porti alla soluzione del problema, inoltre i tempi di attesa sono praticamente immediati.
Quando andare dall’andrologo è una domanda che ancora troppe persone si rifiutano di accettare come parte integrante del loro percorso di salute. Vincere pregiudizi, ansie e paure è forse il primo vero ostacolo per far sì che l’uomo si curi e si controlli correttamente. Per qualsiasi tipo di problema legato alla sfera sessuale, rivolgetevi al vostro medico curante senza alcun timore, sarà lui eventualmente a indirizzarvi verso professionisti come il dottor Andrea Russo!
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