La malattia di Peyronie è una condizione che deriva da un anomalo sviluppo di tessuto cicatriziale fibroso, che cresce sul pene e provoca erezioni curve e dolorose. Il pene però non è necessariamente dritto, allo stesso modo può variare per forma e dimensioni. Avere una leggera curvatura non significa necessariamente avere un problema. Ecco perchè ci occuperemo dell’argomento IPP induratio Penis Plastica a chi rivolgersi.
Come anticipato una curvatura del pene non è necessariamente un problema, tuttavia la malattia di Peyronie può arrivare a provocare una significativa flessione; che può rappresentare un problema per alcuni uomini. Vediamo di contestualizzare meglio la Peyronie.
L’induratio penis plastica, abbreviato IPP, è come anticipato uno sviluppo anomalo di tessuto cicatriziale fibroso. Questo accumulo porta alla formazione di placche che, sommandosi e indurendosi, ostacolano la flessibilità del pene. Le placche causano dolore e costringono il pene a piegarsi ad arco quando è eretto. La malattia di la Peyronie agisce a più livelli perché causa stress, ansia e depressione, che derivano dalla curvatura e dal dolore significativo durante le erezioni. Questo ovviamente limita l’attività sessuale e potrebbe rendere difficile ottenere o mantenere un’erezione (disfunzione erettile).
La causa o le cause della malattia di Peyronie non sono attualmente completamente chiare, ma sembrano essere coinvolti numerosi fattori. La versione più accreditata è quella che collega la malattia a ripetuti traumi/lesioni al pene. Ad esempio, il pene potrebbe essere danneggiato durante il sesso, l’attività sportiva o a seguito di un incidente. E’ importante sapere che durante il processo di guarigione, dopo una lesione al pene, il tessuto cicatriziale si forma in modo disorganizzato. Questo può portare a un nodulo che può essere percepito o allo sviluppo della curvatura. La malattia di Peyronie sembrerebbe quindi il risultato di un problema collegato al modo in cui il corpo guarisce le ferite o nel caso dei più giovani, uno sviluppo anomalo.
Un’altro aspetto di questa disfunzione è che se è presente dalla nascita si dice congenita se incorre durante la vita, di frequente accade agli uomini tra i 40 e i 60 anni, si dice acquisita. Si dice congenita quando è riferita a uno sviluppo asimmetrico dei corpi cavernosi (presenza di un lato più corto e uno più lungo). Sebbene sia presente sin dalla nascita, l’incurvamento non si manifesta, generalmente, prima della pubertà. I casi di incurvamento congenito del pene sono pochi, anche se sembra che l’incidenza sia in aumento. Si dice acquisita quando ci si riferisce alla malattia che si sviluppa in seguito a ripetuti microtraumi o microlesioni al pene, durante l’atto sessuale.
L’IPP è stato segnalato che si sviluppa fino al 9% dei maschi adulti secondo la letteratura pubblicata, ma l’incidenza può essere anche più alta. La fascia di età più frequentemente colpita è quella degli uomini tra i 50 ei 59 anni. A causa della deformità del pene associata e dell’effetto sui rapporti sessuali, il disagio psicosociale è molto comune in quelli per chi ne è colpito. Dal punto di vista psicologico è stato segnalato che influisce negativamente sull’immagine di sé, sull’attività sessuale, sull’intimità e sull’umore ed è spesso associato a depressione e disfunzione erettile (DE).
Da tutto ciò ne consegue una limitata attività sessuale che sommata ad una probabile disfunzione erettile, rende ancora più complicato il quadro psicologico. Purtroppo a causa della natura sensibile di questa malattia, molti uomini non parlano della loro condizione con amici, familiari o dottori. Questo aspetto è giustificabile e in parte comprensibile ma dal punto di vista medico, questo atteggiamento è sconveniente. Questo perchè prima viene diagnosticata la condizione, maggiori sono le possibilità di ottenere buoni risultati.
I segni e i sintomi della malattia di Peyronie possono comparire senza alcun preavviso e svilupparsi gradualmente.
Da notare che in alcuni casi l’IPP è completamente asintomatica e in ogni caso, i sintomi e il grado in cui si manifestano, dipendono dalle dimensioni, dalla forma e dalla posizione delle placche di tessuto cicatriziale. Altre deformità del pene. In alcuni uomini con la malattia di Peyronie, il pene eretto potrebbe avere restringimenti, rientranze o persino un aspetto simile a una clessidra, con una fascia stretta e stretta attorno all’asta.
Il primo grande ostacolo è riconoscere che si ha un problema e cercare un riferimento nel mondo medico. Rivolgersi al proprio medico curante è la migliore delle scelte in quanto c’è già una sorta di legame e perché può effettivamente essere d’aiuto per individuare la soluzione giusta. Come ben sappiamo parlare di questi argomenti, coperti dal segreto dell’imbarazzo e dell’ignoranza, è il primo passo per trattare e migliorare una condizione che può essere migliorata; restituendo una normalità perduta. Se per mille motivi non volete confrontarvi con il vostro medico, l’andrologo è la figura chiave da interpellare. Molto spesso una volta appurato l’entità del problema, anche il medico curante vi inviterà a vedere questo specialista.
Interpellando un Andrologo sarete certi di avere una diagnosi definitiva, dopo un’anamnesi accurata e un esame fisico. Le placche dure si sentono spesso sia che il pene sia rigido oppure no. Possono essere utilizzate metodiche diagnostiche per verificare la curva del pene, in alcuni casi si può ricorrere all’ecografia dinamica; che utilizza le onde sonore per ottenere un’immagine delle placche e della loro posizione. Oltre a questo con l’ecografia si controlla l’accumulo di calcio e si verifica come scorre il sangue nel pene. Una cosa molto importante da capire è che, data la natura progressiva di questa disfunzione, spesso accade che gli uomini, costretti dal dolore durante le erezioni, interpellino un andrologo quando i giochi sono fatti.
Come anticipato l’IPP o malattia di La Peyronie è totalmente curabile, con l’accortezza di segnalare subito il problema all’insorgenza dei primi sintomi dei quali abbiamo accennato. Sviluppandosi in circa un anno si ha tutto il tempo per intervenire ma risulta più facilmente curabile se si interviene nelle fasi iniziali. Abbiamo ampiamente trattato l’argomento Induratio Penis plastica cure, qui ci limiteremo a dare un breve riassunto delle possibilità.
In base alle attuali evidenze scientifiche è uno dei trattamenti non chirurgico che ha un impatto significativo sulle placche della malattia di La Peyronie. Tuttavia, i risultati variano significativamente da paziente a paziente.
Il trattamento con onde d’urto a bassa intensità (ESWT) è un nuovo tipo di trattamento ambulatoriale, studiato per diminuire il dolore e per ridurre la lunghezza della fase attiva della placca. Una recente meta-analisi dimostra un beneficio nella riduzione delle dimensioni della placca e una riduzione statisticamente significativa del dolore al pene, osservata in più studi. Al momento la terapia con le onde d’urto sembra essere una modalità non invasiva sicura ed efficace, nel trattamento della Peyronie e delle sue successive complicanze.
Se i pazienti non sono candidati idonei alle iniezioni di intraplacca o c’è una curvatura residua dopo il trattamento, si deve considerare la correzione chirurgica.
Il trattamento chirurgico della malattia di La Peyronie ha quattro obiettivi:
L’impianto di una protesi peniena consiste nel posizionare all’interno dei corpi cavernosi danneggiati due cilindri in silicone (protesi peniena), che consentono al paziente di ottenere erezioni meccaniche al bisogno.
Il Dott. Andrea Russo è uno Specialista in Urologia e Andrologo, Direttore del Centro di Urologia Avanzata e direttore del Wolf Elvation Training Center Onde d’Urto in Andrologia. Presso i suoi centri propone, a seconda dei casi, il trattamento con le Onde d’urto per la malattia di la Peyronie. Se siete interessati e volete maggiori informazioni sull’argomento Malattia di Peyronie, non esitate a contattarlo presso uno dei sui centri. Speriamo di avervi fornito una risposta sul tema IPP induratio Penis Plastica a chi rivolgersi. Il Dottor Russo utilizza un approccio terapeutico basato suoi più recenti studi clinici e sulle linee guida delle società scientifiche internazionali di medicina sessuale.
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